lunedì 22 agosto 2011

Una notte così

Questa è una di quelle notti che sembrano non voler passare mai e che forse mai passeranno. Una di quelle notti di inquietudine, di nervosismo, di voglia di fare, di muoversi, di scriversi, di dire. Come se il domani non dovesse arrivare o, se anche arrivasse, non fosse così importante perchè è in questa notte che si deve decidere qualcosa o il tutto.
Ho bevuto, forse berrò di nuovo. Non per la sete. Ormai la crisi di caldo è passata da un bel po', qui in veranda fa fresco e anche il cane ha trovato la posizione giusta per ronfare beatamente. Ho bevuto e bevo per passare il tempo, per occupare i pensieri, per facilitarli e stimolarli. Per fare in modo che i ragionamenti che mi attraversano la testolina continuino  e giungano da qualche parte. Una birretta bionda, niente di che. Non ho la vocazione da superalcolici come gli scrittori che si rispettino. Indulgo solo con il vino a pranzo e a cena. A quello riesco a opporre una resistenza inferiore a quanto vorrei. Ma reggo bene l'alcool.

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