domenica 21 agosto 2011
Domenica
Domenica è una carissima persona che è stata mia vicina di casa per circa 40 anni. Per alcuni anni, giusto per mantenere un tacito rapporto di cordialità e affetto, le ho lasciato, nella buca delle lettere, i giornali presi durante il viaggio da pendolare affinchè potesse leggere qualcosa la sera. Da quando si è trasferita anche lei ho perso questa abitudine, per una certa scomodità nel raggiungere la sua nuova casa, forse per ritrosia nell'avventurarmi in quel viottolo violentato dai muratori che stanno costruendo l'ennesima mostruosità nel cuore del paese. E' rimasto un legame telefonico. Quando c'è un lutto in paese Domenica mi chiama per avvertirmi. Io ormai sono fuori dal cuore del paesello, dove vivo sono circondato da forestieri che sono estranei alla sua vita. Nei negozi dove vado a comprare il pane o la salsiccia non mi si parla di quanto succede, forse perchè io non induco a prendere troppe confidenze. L'unico modo per sapere dei lutti è andare a leggere periodicamente i manifestini funebri o ricevere la telefonata di Domenica. Quando vedo il suo numero sul display del telefonino mi faccio il segno della croce prima ancora di rispondere perchè già immagino la notizia. Eppure questo è uno dei pochi legami con la mia infanzia, con il mio passato. Spero duri a lungo.
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